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Cari decisori politici,
non sapete da dove iniziare per recuperare i danni, le inadempienze e le omissioni dell'ultimo secolo? 

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Iniziamo da questi 5 punti!

1. 

 Garantire in maniera categorica che tutti gli interventi di prevenzione (realizzazione delle fasce tagliafuoco, interventi di pulizia e sgombero, ecc.) siano non solo adeguati ed efficaci ma attuati con le giuste tempistiche e perentoriamente conclusi entro il 15 maggio di ogni anno.

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2. 

Potenziamento dell'attività preventiva e di programmazione (con figure professionali adeguate) oltre che di controllo del territorio e investigazione, attraverso il ripristino della consistenza numerica delle Guardie forestali, l'uso di nuove tecnologie (per es. telecamere termiche), il ricorso a volontari e/o pattugliamenti delle forze dell'ordine nei giorni ad elevato rischio.

3. 

Eliminare il ricorso a mezzi aerei privati (Canadair) e puntare invece su una più efficiente presenza di squadre a terra e di mezzi e attrezzature adeguate e moderne, e dotare la Regione Sicilia di una piccola flotta area regionale d'emergenza, affidando alla gestione pubblica i mezzi già di proprietà dello Stato.
 

4.

Inasprire le sanzioni amministrative previste dalla LR 14/2006, equiparando agli incendi boschivi anche gli incendi in aree naturali protette, riserve, Siti Natura 2000, aree sottoposte a vincolo paesaggistico e nelle fasce di contenimento di tutte queste fattispecie (minimo 40 m). Al contempo, definire meccanismi di premialità/penalizzazione in funzione dell'incidenza degli incendi, sul modello dei contratti di responsabilità utilizzati nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, includendo e responsabilizzando nella tutela del territorio non solo aziende ed enti gestori (di riserve e aree protette), ma anche associazioni, agricoltori, allevatori e gli stessi forestali.

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5.

Introdurre sanzioni per i Comuni che non si dotano e/o non rinnovano i Catasti dei suoli percorsi dal fuoco (l. 353 del 2000, art.10).

Tali Catasti vanno resi pubblici e devono essere muniti di tutte le serie storiche per permettere un'indagine ispettiva da parte della Regione di eventuali violazioni ai divieti edilizi, di mutazione delle destinazioni d'uso, di recepimento di finanziamenti e di pascolo che ricadono per legge in un'area percorsa dal fuoco.

Chiediamo che a seguito di questa indagine, la Regione nomini dei commissari ad acta per i Comuni inadempienti.

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