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Le nostre proposte

 

Non c'è più tempo da perdere: l'emergenza incendi deve diventare una priorità nell'agenda della politica regionale. Ci sono tante azioni concrete da mettere in pratica: interventi di prevenzione attuati con le giuste tempistiche, l’uso di mezzi di controllo più moderni ed efficaci, una riforma del Corpo Forestale siciliano e una nuova legge quadro per la salvaguardia delle Riserve naturali e del patrimonio boschivo dell'isola.

 

Ma bisogna farlo subito, prima che il dissesto del territorio provocato dai roghi diventi irreparabile!

La petizione online
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Per dare forza alle proprie richieste il Coordinamento ha lanciato una petizione su Change.Org che, grazie alla collaborazione tra promotori di altri appelli simili comparsi nella stessa piattaforma, ha già raggiunto quasi 50.000 firme.

La conferma che i cittadini sono stanchi di promesse e che la richiesta di affrontare l’emergenza incendi in Sicilia come una priorità assoluta è condivisa da una fetta consistente di opinione pubblica.

I 5 Punti Chiave

 

1. Interventi di prevenzione adeguati, attuati con le giuste tempistiche (entro il 15 maggio)

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2. Potenziamento delle attività di prevenzione, gestione, controllo del territorio e investigazione

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3. Eliminare il ricorso a mezzi aerei privati (Canadair) e puntare invece su una più efficiente presenza di squadre a terra e di mezzi e attrezzature adeguate

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4. Inasprire le sanzionie istituire meccanismi di premialità/penalizzazione nella gestione di boschi, riserve e aree protette

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5. Introdurre sanzioni per i Comuni che non si dotano o aggiornano il Catasto dei suoli percorsi dal fuoco e avviare un'indagine ispettiva su eventuali violazioni ai divieti vigenti

L'azione legale
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In questa battaglia di civiltà contro l'arroganza mafiosa di chi tiene in scacco il territorio ad ogni ventata di scirocco, incurante del fatto che con gli incendi, insieme agli alberi, va in fumo anche una parte del nostro futuro, abbiamo intenzione di seguire tutte le vie, comprese quelle legali. Dopo la denuncia presentata alla Procura di Trapani nel 2017 le associazioni del Coordinamento stanno preparando un nutrito dossier sugli incendi dell’estate 2020 che andrà a integrare il precedente fascicolo. La denuncia questa volta sarà portata avanti da un pool di avvocati di Trapani e Palermo, determinati a seguirne l'iter fino all'auspicabile istruzione di un processo con conseguente costituzione di parte civile delle associazioni e di tutti i soggetti interessati.

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